

Mi chiamo Marcello e ho diciotto anni. Vivo a Napoli e frequento l’ultimo anno dell’istituto alberghiero. Mi hanno sempre considerato un bel ragazzo: occhi, capelli e pelle scuri, spalle larghe e vita stretta e facendo palestra e calcio ho i muscoli abbastanza definiti, mi considerano un latin lover, sotto è un po’ vero. Il mio punto forte è il sedere che delle volte anche delle donne mature e i miei compagni me l’hanno palpeggiato, ma non è dei miei amici finocchi che voglio parlare, ma di quello che mi successe realmente, e che ringrazio ancora il signore per averla fatta succedere, con la sorella del mio migliore amico, Valentina. Vale ha sedici anni ed è la musa ispiratrice delle mie seghe: ha un viso angelico, capelli castani ricci e occhi verdi, la pelle è di un color miele bellissimo, ma le cose che mi fanno impazzire di lei sono tre: le labbra carnose, non troppo né troppo poco, rosate e quasi sempre con un po’ di lucidalabbra, il seno enorme, una quinta esagerata, che per una della sua età non è normale, però lei nell’età dello sviluppo era obesa e ora che è dimagrita ne è rimasto tutto quel ben di dio ed infine il sedere, con un filo di cellulite, ma comunque generoso ed alto,siccome che fa ginnastica, mi fa andare in tilt comunque. Voglio raccontarvi di quando me la feci. Un giorno dovevo andare a studiare appunto a casa sua con il fratello, solo che mi anticipai un po’ e Gennaro non era ancora tornato dall’allenamento di calcetto, così, essendo comunque sei anni che frequento quella casa, Vale mi fece entrare senza problemi, chiamò il fratello al cellulare e sentivo che diceva “Oè?!Ah?..Ah!..Ok, a dopo!” e poi quella magnifica frase:
? Mio fratello tarderà di un paio d’ore.
Quella fu la frase che suscitò in me mille pensieri, lei mi disse ancora:
? Vabè, dammi la giacca che la poso e poi torno a farti compagnia, ti va una Coca e qualche patatina?v Avrei voluto rispondere “l’unica patatina che voglio è la tua”, ma tuttavia il mio cervello riuscì a cacciare un “Sì, grazie” piuttosto normale. Mi sedetti sul divano e poggiai lo zaino ai miei piedi e la vedevo armeggiare in cucina con una scodella e delle lattine di Coca, quando ritornò da me, un tovagliolo le cadde a terra e così, piegandosi nel prenderlo, mi fece scorgere nella scollatura per due secondi o poco più, l’effetto vedo-non vedo è sempre stato interessante per me e ovviamente non fu da meno soprattutto in quel momento. Sedutasi vicino a me, mi porse la lattina ghiacciata con un sorriso che le ricambiai, per mia sfortuna, le patatine nella scodella erano Fonzies, quindi lei dopo averne mangiate un paio, si leccava le dita, mamma mia, cercavo di restare il più calmo possibile, ma a quanto sembrava lei lo faceva con gusto e forse con un pizzico di malizia, iniziammo a chiacchierare del più e del meno poi lei:
? Ce l’hai la ragazza?
? No, in realtà no. E tu?
? Nemmeno. Sesso occasionale. E tu?
? Anche. – poi la fatidica domanda.v ? Da quanto non scopi?
? Non sono cose che dovresti sapere …
? Dai! Quanto la fai lunga! Te lo dico prima io allora?
? Come ti pare.
? Io da due mesi.
? Ti piacerebbe! Secondo me non hai nemmeno mai baciato!
? Sì invece! Vuoi vedere?
Annuii e lei grazie a dio non si ritirò: mi salì a cavalcioni addosso e mentre mi toccava il caro amico già in posizione d’attacco, mi diede un bacio alla francese, moto brava in effetti, poi per istigarla ancora di più, quando finì disse:
? Visto?
? Eh già, sono bravi tutti così …
Lei mi guardò con aria di sfida e si mise in ginocchio davanti a me fissandomi negli occhi e poi cominciò a sbottonarmi i pantaloni, io la lasciavo fare finche non si trovò davanti ad un affare di 26 cm e anche abbastanza largo, alzò gli occhi e non disse nulla, iniziò però a baciarlo dolcemente e a passarci la lingua sopra mentre con la mano iniziò ad aumentare il ritmo e di conseguenza il mio piacere, quando vide che ero abbastanza posseduto dal piacere, si fermò, mettendo tutto al suo posto e lasciandomi stupito, poi aggiunse:
? Mi fa male il collo, mi faresti un massaggio?
Ora il messaggio era chiaro, mi desiderava, ma voleva che fossi io a fare la prima mossa, così la feci girare e le spostai i capelli, il mio sguardo scese sulla sua schiena … e su dove finiva: in un perizoma nero con un paio di labbra rosse cucite sopra, lei mi guardò maliziosa con la coda dell’occhio e sporgendo un po’ il busto in avanti mi fece guardare anche nella camicia che era un po’ aperta, dopo un paio di minuti che le massaggiavo il collo, provai a baciarglielo e infatti era proprio quello che voleva lei, se lo fece baciare per qualche minuto, poi la girai versi di me e la misi a cavalcioni su di me, la strinsi per bene in modo da farle sentire che succedeva nei miei pantaloni e le piazzai tutte due le mani sul culo e la faccia fra le tette che lei liberò della camicia, indossava un reggiseno uguale al perizoma, ironico le domandai:
? Ma tu a scuola così vai conciata?
? Sesso occasionale …
Mi rispose sorridendo mentre mi sbottonava il jeans e faceva lo stesso per sé, mi alzai così come stavamo, la presi in braccio mentre mi baciava il collo e prima la poggiai al muro spingendo fortissimo e lei fece una specie di gemito sospirato, poi la portai in camera sua, dove ricordavo bene che aveva il letto ad una piazza e mezza, la stesi e le sfilai di corsa i jeans e spostai il perizoma e iniziai a leccarle la figa liscia e morbida prima piano e poi velocemente scopandola con due dita, lei gemeva e si stimolava i capezzoli già durissimi, io lasciai la figa e iniziai a leccarle i capezzoli e a stringere le tette fra loro mentre lei cercava di sfilarmi il jeans, le risparmiai la fatica sfilandomelo e dando una prima botta decisa in figa, lei emise un gemito di piacere e io continuai,sempre più velocemente mente stringevo e leccavo le tette e lei mi spingeva la testa dopo un paio di minuti mi sfilati dalla figa e lei si mise seduta sul letto ciucciando velocissima poi si piazzò il cazzone durissimo e caldo fra le tette e cominciò a fare una spagnola stavo quasi per venire e l’avvertii lei si girò a pecora e se lo fece piazzare nel culo e io lo feci senza pietà e lei non urlò di dolore, ma di piacere e la cosa mi fece impazzire, così da farmi venire nel suo culo. Trombammo per un paio d’orette e io per riprendermi le ciucciavo la figa e la cosa non dispiacque affatto a nessuno dei due. Signore dio, ti ringrazio di tutto questo, amen.
23 Ottobre Roberta organizza la cena di compleanno di Sara.Verso le 20 Roberta passa a prendermi andiamo a casa di Sara mi dice che hanno organizzato una cena a casa di Sara……Arrivati a casa di Sara con Roberta ci sono quattro loro amici due vengono da Milano Simone e Paolo amici di Sara, gli altri erano dei colleghi di Roberta e Sara……la cena l’aveva preparata Sara noi avevamo portato il vino e il dolce e i regali chiaramente……finita la cena ci siamo spostati nel salotto di Sara che come pavimento ha una splendida mochet li gli abbiamo fatto scartare i regali, fra i regali seri cerano anche gli scherzi……poi uno dei ragazzi di Milano disse “perché non facciamo un gioco” Il gioco si trattava una persona bendata toccando con una parte del nostro corpo una parte del corpo dell’altro doveva indovinare chi era……cominciarono i ragazzi ci scappava qualche tastata di troppo ma insomma tutto ok…anche se mi resi conto che la cosa ci eccitava un po’ a tutti……poi venne il turno di Roberta mi sentii scossa perché aveva deciso di individuare la persona leccando il seno…….quando si avvicinò a me……avevo la sensazione che aveva perfettamente capito chi fossi dal mio profumo che aveva già apprezzato mentre venivamo qua……la sua lingua calda bagnò i miei capezzoli ed io non potei evitare un piccolo sobbalzo di eccitazione. L’infame continuò a lungo la sua perlustrazione, come non aveva fatto con gli altri e per giustificarsi sussurrava “ Ma ….non so…chi sei?”. E intanto aveva cominciato a succhiare dolcemente il mio seno…..cominciai a bagnarmi ma fingevo freddezza perché non volevo che gli altri se ne accorgessero……dopo 15 lunghissimi minuti (era il tempo massimo stabilito) ero completamente partita quando Roberta proclamò “è’ Alessia”. Applauso……..io ero eccitatissima, avrei voluto scappare via ma adesso toccava a me essere bendata e scegliere “Dai facci sognare. Sorprendici……Stupiscici”…..non sapevo cosa fare, molte possibilità erano state bruciate (un'altra regola era che non si poteva ripetere la scelta di un altro), tutti mi mettevano fretta mentre Sara mi bendava disse…..” Ok userà…..la bocca… sugli uccelli dei maschietti”……io risposi “non vi fate illusioni……tu sei pazza….” precisai, quasi a voler buttare acqua sul fuoco…….avevamo un pò tutti esagerato con l’alcool….sentii una mano sulla spalla che invitava ad inginocchiarmi e da li a poco le mie labbra furono sfiorate da un cazz……con timidezza socchiusi le labbra e cominciai la mia esplorazione…..non avevo idea a chi potesse appartenere quel cazzo che non potevo però toccare…..con la lingua indagavo ma non era facile e poi ero distratta dai brividi di piacere che sentivo salire lungo la schiena…..passai ad un altro……questo mi sembrava più sottile e la cappella non era scoperta…..ci lavorai sopra un po’ ma non avevo nessun idea……sono tutta bagnata, eccitatissima……comincio con il terzo…..ormai eravamo tutti partiti sento silenzio intorno a me…….sento la cappella gonfiarsi nella mia bocca, la apro un po’ di più lasciando che l’arnese sconosciuto mi entrasse più a fondo……era liscio, dritto e ormai duro, proprio un bel cazzo……l’eccitazione comincia a salire……cedo a quel piacevole e leggero andirivieni…..non mollo, inizio un vero e proprio pompino con la verga inesplorata che mi scopava la bocca e mugolii di piacere che avvertivo lievi…..ero sicura…l’ho riconosciuto dalla voce….”é Simone” ma ormai non avevo nessuna intenzione di smettere….continuavo a gustare quella mazza che mi riempiva la bocca; qualcuno mi solleva la camicetta e mi accarezza la schiena, sono mani di donna ma non so chi sia….credo Sara…..sono ancora bendata…..la gonna scivola giù e sollevando uno alla volta le ginocchia faccio in modo che me la sfilino completamente…..le mani adesso sono più audaci…..mi accarezzano i fianchi….i glutei e poi due dita si introducono furtivamente nella mia passera……è bellissimo, anche perché i mugolii intorno a me li sento più forti e numerosi ed immagino cosa stia succedendo…..intanto Simone (almeno così credo) sfila il suo cazzo dalla mia bocca che viene immediatamente riempita da un altro cazzo piu grosso anche se meno lungo….un attimo e sento una cappella che si appoggia sulla mia figa…..sento che si fa largo dentro di me…..mi abbandono…..assecondo i movimenti in maniera che il ritmo fosse di concerto con il movimento della mia testa sull’uccello che stavo spompinando….delle mani mi accarezzano il seno…..mi tolgo la benda…..vedo Sara e Roberta che stanno scopando con i loro colleghi….io sono rimasta con Simone e Paolo……sono in estasi……Simone continua a muoversi dentro di me…. il suo cazzo durissimo…... sono completamente sotto di lui con le cosce spalancate per agevolare meglio i suoi movimenti…… entra ed esce da me è fantastico si muove benissimo dentro di me…..e quando lo tira fuori, prima di affondarlo nuovamente dentro di me……sento che porta fuori con se rivoli di miei umori vaginali che mi sento già colare sull’interno delle cosce e sul culetto…..Paolo intanto si è spostato ora è Sara che lo spompina…sento l’orgasmo di Simone è un susseguirsi di potenti schizzi di sperma…..la mia figa é un lago da dove ora pian piano fuoriescono fiumi della sua calda crema biancastra mista ai miei succhi che si posano sulle mie cosce e sul culetto……lui si ferma io ho le mie braccia intorno al suo collo……lo spingo e faccio sdraiare…..mi chino su di lui……comincio piccoli e velocissimi baci sul suo torace per scendere poi sull’addome ed ora sul suo bassoventre…..il suo corpo inizia a contorcersi come un pesce fuori dall’acqua, ….. comincia a gemere appena il mio alito caldo gli sfiora la punta del pene, ….. con la mano gli accarezzo la base inferiore dei testicoli….. le mie labbra provvedono adesso ad abbassargli la pelle del prepuzio per permettere alla sua cappella di venir fuori completamente……on la punta della lingua le sto girando intorno, é già gonfia e turgida alterno rapide slinguate a dolci carezze con la bocca che scorre ora dalla punta del suo cazzo, fino alla base dei testicoli e viceversa comincio a spompinarlo voglio che torni duro…mentre sono in quella posizione Paolo e dietro di me, comincia a mordermi il collo mentre io prendo il suo pene già gonfio di desiderio e me lo infilo tra le natiche cominciando a sculettare un po’……mi afferra energicamente i seni stringendomi i capezzoli……..inarco un po’ la schiena e divarico le gambe…..Paolo è dietro di me le mani sui miei fianchi sento il suo cazzo che, con un unico affondo, mi affonda nella figa…..comincia muoversi dentro di me con movimenti lenti e profondi……dopo pochi minuto sono percorsa da un orgasmo….mi tremano le gambe..nel frattempo il cazzo di Simone è di nuovo bello duro é già di nuovo in preda ad una voglia di sesso intensissima…….Paolo esce dalla mia fica e sento che con una mano mi allarga un po’ le natiche e mi appoggia il suo cazzo sul mio buchetto…è bagnato dei miei umori…..me lo spinge dentro…con un colpo ben vibrato seguito da un affondo poderoso sento nitidamente la sua calda cappella che si fa largo dentro di me…… provo un po di dolore……lo fa scorre dentro di piano piano…..quando è tutto dentro di me sono percorsa da dei fremiti di piacere….le sue palle si appoggiano sulle mie mele…… sento il suo ansimare sempre più affannato mentre il suo cazzo sta già scavando un solco nelle mie viscere, geme e mugola…… sento la mano di Simone tra le mie cosce….. lo guardo negli occhi……ascio che il suo cazzo entri dolcemente dentro di me lo sento farsi largo fra le mie grandi labbra e poi scorre dentro di me……sono completamete presa….sono piena di loro…..seguo il ritmo che loro mi danno……non capisco quale dei due mi fa godere di più……sento Paolo che mi sta inculando con forza…..il suo cazzo si muove nelle mie viscere come un’anguilla viscida e penetrante i miei gemiti ed i miei lamenti segnano l’inizio di una nuova secrezione dei miei umori vaginali che ora allagano nuovamente la mia fighetta…..Simone sotto di me è in Preda al delirio….lo sto bagnado con i miei umori……sto godendo….sono in un lago…… un urlo di Paolo e poi subito due spruzzi di sborra calda e cremosa che mi inondano il culetto seguiti da altri che, per la violenza con cui mi sta ancora scopando, mi generano rivoli di crema densa e biancastra che mi scende sulle cosce……quando Paolo piano piano lo sfila da dentro di me mi sento come svuotata…..ma sono libera di muovermi come voglio sopra Simone…..ora sono io che do il ritmo…..comincio a muovermi su di lui…..faccio scorrere il suo cazzo su e giu dentro di me prima lentamente poi via via più intensamente……lo sento gemere e mugolare di piacere ad ogni mio movimento……il mio piacere sale…..sto per avere un altro orgasmo e lungo e violento……urlo di piacere……Simone non è ancora venuto continua a muoversi dentro di me……lo faccio uscire dalla mia fica e lo comincio a spompinare prima lentamente poi via via più intensamente……nei movimenti che faccio con la bocca provvedo a serrare delicatamente le mie labbra quando sollevo la testa per estrarre il suo cazzo, per poi subito dopo andar giù fino ai suoi testicoli……passo ora a succhiarlo un po’ sulla cappella per poi riprendere a fargli un pompino come si conviene……sento Simone ansimare……aumento la velocità dei movimenti della bocca, …. sento che è prossimo a venire, mi spingo il suo cazzo quasi fino in gola…….mi gonfia le guance dall’interno…….un urlo inaudito mi fa capire che sta per raggiungere l’orgasmo che infatti gli arriva impetuoso…..il primo spruzzo di sborra mi colpisce il palato entrandomi per una parte direttamente in gola è mi riempie subito la bocca cerco di ingoiare…..lui è in preda al godimento un suo movimento brusco causa la fuoriuscita improvvisa del suo pene dalla mia bocca, due violenti gettiti di tiepida crema seminale mi colpiscono pertanto il viso scendendomi lentamente sulle guance, me lo rimetto immediatamente in bocca per arrivare adesso fino alla fine…..continuo con costanza a spompinarlo fino a quando non sento che il suo cazzo comincia ad afflosciarsi…. comincio quindi a sollevare gradatamente la mia bocca dal suo cazzo che ora esce dalla mia bocca con rivoli di sperma che si depositano sul mento e sulle mie labbra……mi sdraio fra Simone e Paolo siamo sfiniti e appagati……piu in là ci sono Roberta e Sara………mi guardano e capisco che era stato tutto organizzato da loro……mi alzo e vado nel bagno per ripulirmi……è tardi i ragazzi vanno via io e Roberta decidiamo di rimanere a dormire li da Sara……
…da tempo ripenso all’emozione che provai quando, avendo ..finalmente raggiunto i fatidici 18 anni e potendo così essere dotato di patente potei accedere per la prima volta ad un cinema a luci rosse, locali dai quali ero stato sempre escluso a causa della mia costituzione fisica apparentemente molto molto infantile ero totalmente inesperto di cose di sesso, anche se mi tiravo seghe a ripetizione, timido, arrossivo per un nonnulla, gracile,non certo palestrato…insicuro..incapace di oppormi a chi mi poteva dominare sia fisicamente che psicologicamente…ero caratterizzato da una bocca ereditata da mia madre, grande e dalle labbra tumide e da un culetto strano alto, tondo, con una fessura molto marcata..ero sempre deriso dalle compagne di scuola e sfottuto dai compagni che mi paragonavano ad una femminuccia, dovevo sempre stare attento altrimenti venivo palpato e nella confusione c’era sempre un compagno più grosso che, dopo avermi saldamente abbrancato per le anche, mimava una violenta inculata fra lo scherno di tutti. In effetti odiavo le ragazze che non mi interessavano per nulla mentre ero affascinato dal cazzo..ero curioso e impazzivo dal inconscio desiderio di vederlo e toccarlo.…Arrivato al cinema.entrai molto timoroso, esibii il mio documento ad una arcigna signora che mi guardo con un mezzo sorrisetto…vai, vai..che prima che tu sia uscito ti avranno fatto la festa…biascicò fra i denti.. , pagai il biglietto e mi avviai alla sala..avrei voluto andare in galleria, ma era chiusa..mi dovetti accomodare in platea..passati i tendaggi ero al buio..la sala sembrava vuota..io cercavo di orientarmi..confusamente avvertivo delle presenze per certi suoni, come leggeri ansimare..sullo schermo un negrone muscolosissimo dal cazzo enorme stava inculando una efebica fanciulla bianca…trovai il corridoio centrale..evitai per una caso di urtare un ombra silenziosa ma ansimante che mi si stava avvicinando…mi sedetti all’estremità di una fila centrale..mi accomodai, mi coprii con i lembi del giubbetto e potei finalmente mettere in libertà il mio cazzetto che era indurito al massimo…..cominciai a segarmi lentamente avendo un occhio allo schermo e un occhio alla platea temendo sempre di essere scoperto. Io non potevo certo sapere che il mio comportamento poteva essere frainteso dagli altri spettatori, che lo interpretarono piuttosto come un maldestro tentativo di adescamento…passò poco tempo e mentre sullo schermo la fanciulla si concedeva ormai a due muscolosissimi dotatissimi energumeni..l’ombra ansimante che mi aveva quasi urtato all’ingresso mi raggiunse e si accomodò nella fila dietro la mia ,scalato di due posti..un altro risalì il corridoio laterale e si posizionò esattamente alla mia altezza, appoggiato alla parete , come se cercasse un posto..io mi ero come paralizzato..non osavo guardare..la mia mano stringeva sempre il mio cazzo ma non mi muovevo temendo che si spostasse il giubbetto e apparisse il mio cazzo....lo spettatore seduto dietro di me, un distinto signore di circa 40anni, si spostò di un posto e sporgendosi verso di me mi incoraggiò a continuare a segarmi senza tante remore..visto che lo stavano facendo tutti..lui compreso..mi prese il panico..mi alzai impacciato e mi spostai rapidamente dall’altra parte, non prima di aver sentito chiaramente il commento del mio vicino sul mio comportamento e sulla mia paura e indecisione..… e aver buttato l’occhio sul suo cazzo duro e teso fuori dai pantaloni che mi mi turbò profondamente..era il primo che vedevo nella realtà...Confesso che ero agitato, tormentato da mille dubbi..la vista del cazzo duro mi aveva come scioccato..mi spiaceva quasi essere scappato..cercai di pensare solo allo schermo..il mio cazzo mi tirava, ripresi pian piano a segarmi anche se involontariamente prendendo meno precauzioni di segretezza…mi dovetti troppo appassionare al film perché non mi accorsi che il signore che era in piedi, dopo aver attraversato la sala era venuto a sedersi al mio fianco..vidi confusamente un vecchio ben portante con gli occhiali… il mio cazzo duro e teso era fuori, cercai di coprirlo con la mano..ma il signore con calma e con voce suadente mi invitò a non vergognarmi,continuò a menarsi il suo grosso cazzo con la mano sinistra mentre con la destra si impadroniva del mio..smisi di reagire..il piacere, nuovo ed improvviso mi stordiva, lo lasciai fare..dopo un po’ il vicino mi propose di ricambiarlo e presami la mano me la portò sul suo cazzo duro, grande e in tiro..in preda ad una eccitazione incontrollabile presi a segarlo, mentre lui mi incoraggiava..poi mi portò una mano sulla testa e mi spinse pian piano in basso versol’uccello.non seppi resistere..lo imboccai come avevo tante volte visto in certe giornali…....resosi conto che ero molto arrendevole mi propose di andare alle toilette per poter sborrare in santa pace….ripose il suo cazzo, mi coprì il mio con il giubbetto e mi guidò tenendomi per il braccio verso lo toilette..con la mia più totale e passiva condiscendenza..ero veramente fuori di testa….ormai ero deciso a saltare il fosso..nè avrei avuto la forza per oppormi…….non notai neanche che altre ombre si muovevano dietro di noi ,.appena entrati nei locali, piccoli, sporchi, impregnati di un odore strano, intenso e che contribuiva a stordirmi ci vedemmo veramente in viso..lui era sicuramente un uomo oltre i 40 anni, muscoloso e determinato..lui vide un ragazzetto carino e psicologicamente indifeso…apprezzò moltissimo il mio aspetto, mi disse che ero una miniatura.con una bocca e un culo da sballo.poi si chinò e palpandomi con forza le natiche si mise in bocca il mio durissimo cazzetto..il mio primo pompino..meraviglioso..dopo un po’ mi chiese di rendergli il favore..mi sembrò giusto …mi chinai e seguendo le sue precise istruzioni, lo leccai..lo segai..me lo infilai in bocca succhiandolo, lui di colpo cambiò comportamento, mi prese per le orecchie e tenendomi ferma la testa prese a scoparmi in bocca, spingendo il suo cazzo fino alle mie tonsille..sempre più freneticamente..fino a che non mi riempì bocca e gola col la sua sborra..cercai di inghiottirla temendo di sporcarmi ,mi chiese di succhiarlo a fondo poi mi tolse il cazzo di bocca e mi sparò in faccia che ero veramente una troia..brava, ma troia..mi lasciò lì mentre il primo spettatore che ci aveva seguito si faceva avanti.. sei veramente una troietta..adesso per farti perdonare di avermi lasciato come un merlo mi dai anche il culetto..se no ti sputtano davanti a tutti…… io ero ancora con il cazzetto fuori..francamente turbato, eccitato, preoccupato ed intimorito..il signore davanti a me sfoderava il cazzo duro che mi aveva tanto colpito e sembrava veramente mollto deciso..ne ebbi un po’ paura paura e lo subii..mi prese per il braccio e mi spinse dentro un gabinetto, chiuse la porta anche se c’erano tanti di quei buchi da essere come all’aperto, mentre le pareti e la porta erano coperti di inviti espliciti e per me anche arrapanti..se la cassiera non ti avesse controllato il documento ti darei molto meno anni..sei veramente una troietta..è la tua prima volta..sei vergine..dimmi la verità….. però i pompini sembri bravo a farli..io cercai di ammansirlo confermandogli esplicitamente di avere 18anni, che in effetti era la prima volta e che quello che lui aveva visto era il mio primo atto sessuale con un uomo..allora sei proprio bravo di tuo..adesso succhiami un po’ tanto per convincermi che non ce l’hai con me..io, stranamente eccitato acconsentii ma gli posi come condizione di non fare come il primo..di non spruzzarmi in gola..si mise a ridere e mentre lo imboccavo mi garantì che non mi avrebbe sborrato in gola..certamente…poi dopo una breve pompata me lo sfilò di bocca e cominciò a svestirmi..io cercavo di ribellarmi..ma lui era forte e convincente..e poi io francamente ero eccitato e come in stato di ebrezza ,si accontentò di calarmi pantaloni e mutande..mi palpò con sicurezza le natiche..mi aprì il solco e prese a titillarmi il buchetto…dio..mi vergognavo..ma mi piaceva lui se ne accorse..mi pregò di appoggiarmi inclinato a 90 gradi contro la parete con le mani e con la testa..e da un buco vidi distintamente nello stanzino a fianco due uomini seduti uno sopra l’altro sulla tazza..quello di sopra saliva e scendeva mentre il cazzo di quello di sotto entrava ed usciva dal suo culo…dai gemiti che si potevano ascoltare lui mi disse che evidentemente nel gabinetto a fianco si stavano divertendo e che presto anche noi li avremmo seguiti….poi mi spalmò un unguento fresco sul buco e dentro il culo..prima con un dito.poi con due..poi tre..io pur vergognandomi terribilmente ero sempre più eccitato..e spingevo il mio culetto contro la sua mano..dai..tesoroo..sei veramente fatto per fare la troia adesso tienti forte e non urlare..e la sua cappella si puntò contro il mio buchetto già dilatato..la strisciava avanti e indietro accennando ad un movimento circolaree spingeva sempre più verso l’interno cominciando ad entrare..intanto alternava consigli a non stringermi..a lasciarlo entrare, a cercare di aprirmi come per fare passare uno stronzo con complimenti sulla mia bellezza e sulla mia buona disponibilità..poi di colpo…sentii una verga calda bollente entrare tutta dentro..dilatarmi il culetto..e mentre il cazzo mi si induriva al massimo..lui prese a pomparmi a fondo sfruttando l’ottima lubrificazione..durò a lungo..i nostri gemiti avevano attirato l’attenzione dei vicini e di altri,la sborrata liberatoria che mi riempì il pancino di bianca lava bollente, fu accompagnata oltre che dal mio orgasmo anche da quello di altri guardoni..l’uomo mi strinse a sé convulsamente..mi baciò di colpo in bocca con tutta la lingua poi mi fece rivestire e mi propose di accompagnarmi all’uscita per evitarmi altri incontri..uscimmo assieme, due vecchi gli proposero inutilmente di non portami via con lui, ma di lasciarmi lì che anche loro volevano godersi le mie grazie.. per fortuna non ero solo, salendo le scale per uscire ci scambiammo i numeri di cell e poi passammo per l’atrio verso le porte..sentii distintamente il commento della vecchia cassiera..l’avevo detto che ti avrebbero fatta la festa…va la che c’è un altra troia in città……
Vedere il proprio pene nei sogni tuttavia induce inevitabilmente il sognatore a ripensare al suo "essere "maschio", e di conseguenza lo pone in contatto con tutti gli aspetti di vulnerabilità che queste riflessioni accendono.
E’ sempre così quando dormiamo insieme.
Lei si alza e si prepara mentre io resto a rigirarmi insonnolito nel letto.
La vedo muoversi nella camera.
La guardo mentre si veste e si trucca.
Ho sonno ma ho voglia di lei.
Lei cerca di fare piano. Pensa che io stia dormendo.
Allungo una mano lungo il mio corpo nudo sotto le coperte.
Inizio ad accarezzarmi il cazzo.
Diventa subito duro tanta è la voglia di quella donna.
Si sfila l’accapatoio e si infila uno string bianco.
Potrei alzarmi ora e farglielo sentire.
Ma non è questo che voglio.
Voglio guardarla. Desiderarla.
Voglio vedere come si prepara per andare al lavoro.
Il reggiseno bianco come lo string.
E poi si trucca. Con calma e cura.
Colori naturali. Matita nera.
I suoi occhi cosi sono ancora più belli.
E poi il suo rossetto preferito.
Rosso. Da porca.
Stringo la mano sul mio cazzo ormai durissimo.
E immagino quelle labbra rosse che fanno su e giu sui mio cazzo duro.
Un vestito color carne. Un tubino con la gonna sopra al ginocchio.
Si infila le scarpe.
Decollete nere. Non so riconscere se il tacco è 10 o 12 cm.
Ma quelle scarpe mi fanno impazzire.
Mi alzo proprio nel momento in cui prende la borsa e la giacca.
Mi alzo e mi avvicino a lei da dietro.
Nudo e con il cazzo dritto e duro.
La spingo contro il muro e glielo faccio sentire.
Mentre le mani percorrono tutto il suo corpo.
“No ti prego sono in ritardo…devo andare …no…”
Le alzo la gonna e le infilo una mano nelle mutandine.
La schiaccio col mio corpo contro il muro mentre inizio a sgrillettarla.
Senza nemmeno parlare.
La masturbo e le bacio il collo.
So che sta pensando al lavoro e al vestito che si rovina.
Ma sento anche che la sua fica sta colando.
Infilo due dita e inizio a scoparla cosi’.
Apre le gambe e cessa ogni resistenza proprio nel momento in cui le dico
“non mi dirai che preferisci il lavoro e il vestito al mio cazzo duro?”
La sua fica fradicia è la migliore risposta.
“Non vale …non puoi farmi così…”
“Non posso cosa? …Non posso farti capire quanto sei puttana?...Stai già godendo e non ti ho ancora dato il cazzo…”
“Si …vengo …mi fai impazzire così…”
Cerca la mia bocca per un bacio.
Ma non ho voglia di dolcezze.
Ho voglia di trattarla da troia.
Di farle vedere che non sa resistere al mio cazzo e alla mia voglia.
Che non sa resistere alla voglia di godere.
La giro verso di me.
Le mani con forza sulle sue spalle le fanno capire cosa voglio.
“Inginocchiati puttana… Fammi vedere cosa sai fare al cazzo del tuo uomo…”
Non se lo fa ripetere due volte.
Mi sega con una mano mentre mi spompina.
“Brava succhiami il cazzo. Sei una pompinara. Chissa se il tuo capo si immagina come ti piace succhiare il cazzo. Brava così … “
Mi gusto le sue labbra e la sua lingua solo per poco.
Le passo una mano dietro la nuca e inizio a scoparle la bocca.
“Così ti piace vero? Ti piace quando ti scopo la bocca come una troia… Brava così… sgrillettati mentre ti scopo la gola …così …”
E’ in ginocchio. Il vestito alzato. La mano che si muove frenetica nelle mutandine.
Sta godendo di nuovo.
La conosco e so quanto le piace quando la scopo così. Con forza.
Nudo e duro mentre lei è vestita elegantemente e pronta per il suo lavoro.
“Lo vedi che sei una puttana …una puttana vogliosa di cazzo … una troia che non sa dire di no al mio cazzo….”
La faccio alzare e girare.
A pecorina. In piedi. Le mani contro al muro.
Le scosto lo string di lato e inizio a sbatterla con forza.
“Eccotelo …prendilo tutto …senti come ti apre…come ti riempie…”
Alza una gamba e la appoggia piegata su un mobile.
“Guardati che troia che sei …guarda come lo vuoi tutto dentro …non ti basta mai puttana…”
“Si scopami …sbattimi col tuo cazzo…dammelo tutto …”
Mi sborra sul cazzo e capisco che è proprio partita.
Come piace a me. Ora è solo la mia troia e il lavoro e tutto il resto non contano più nulla.
Le sfilo il cazzo per prendere un po’ di respiro.
Lei allunga le mani all’indietro e si apre le natiche.
“Fammi il culo ti prego …”
“Chiedimelo troia …”
“Inculami ti prego … dammelo …”
Glielo faccio sentire. Infilo un dito nella fica e poi nel culo.
“Sei talmente bagnata che ti scivolerà anche nel culo…Ma dovrai pregarmi di fartelo…di aprirtelo …”
“Si dai ti prego …è tuo …prenditelo …inculami … incula la tua troia …”
Glielo sbatto dentro in un colpo solo.
Nel suo culetto stretto e quasi vergine.
Nel culetto che non voleva darmi e che ora mi implora di aprire.
“Cosa vuoi troia …dimmelo cosa vuoi ….”
“Inculami …inculami …inculami … “
Ansima e geme di piacere mentre ripete ad ogni colpo di cazzo quella parola. Mentre mi incita a farle il culo con forza.
“incula la tua troia …inculami …inculami ….”
Le sborro nel culo urlando dopo pochi minuti.
E crolliamo esausti.
“Dio quanto sei puttana Patrizia …”
Le impedisco di farsi la doccia.
“Oggi al lavoro ci vai così. Con l’odore di cazzo e di sesso sul tuo corpo.”
Si cambia solo il vestito e si rifa il trucco.
“Le mutandine sono fradicie …”
“Voglio che le tieni”
“Mi fai uscire come una puttana…”
“Si come la mia puttana…”
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